Fibra ottica e pubblicità ingannevole: facciamo chiarezza

30 Aprile 2018

Non c’è nulla di più scorretto della pubblicità ingannevole: ecco perchè l’Antitrust, dopo aver pizzicato sia Tim che Wind Tre, ha recentemente multato Fastweb con una sanzione di ben 4,4 milioni per l’uso di slogan pubblicitari che enfatizzano “l’utilizzo integrale ed esclusivo della fibra”, senza evidenza di caratteristiche e limiti dell’offerta.

 

L’Antitrust colpisce duro nel mondo delle Telecomunicazioni per “l’importanza del settore economico interessato, caratterizzato da modelli di consumo ed esigenze degli utenti in continua e radicale evoluzione, a fronte di una crescente offerta di servizi digitali”.

 

Da marzo, partendo con la sanzione a Tim per l’omissione di un’opzione aggiuntiva (a pagamento) per raggiungere le velocità pubblicizzate, fino a poche settimane fa con la multa a Wind Tre che, nelle sue campagne pubblicitarie, non fornisce informazioni circa le caratteristiche dell’offerta in fibra, sulle differenze di servizi disponibili e sui tempi di attesa per la fruizione del servizio: insomma, un inizio anno nero per le grandi compagnie di telecomunicazioni.

 

Il settore Tlc è in continua evoluzione con alcuni limiti che, spesso, sono indipendenti dalle aziende di settore: le infrastrutture, per esempio, sono spesso inadeguate e non possono supportare le potenzialità della fibra ottica. Ecco perchè risulta fondamentale creare e implementare la connettività “su misura”, in base alle esigenze ed alle aspettative del cliente.

 

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