90 anni e non sentirli. AVIS Milano compie 9 decadi ma il tempo sembra non scalfire un’istituzione nata per “sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati a livello nazionale, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue”, come indicato nello statuto. Organizzazione non lucrativa di utilità sociale costituita da oltre un milione di volontari presenti su tutto il territorio nazionale, AVIS trova a Milano una delle sedi più attive e operative su tutto il territorio nazionale.
Un passaggio così elevato di persone e un tema così delicato come quello della salute, necessita di un controllo e di un servizio capace di rispondere a diverse necessità operative, gestionali e informatiche. Per questo AVIS MILANO, nella figura del suo presidente onorario Sergio Casartelli, si è rivolta a Communikare. Uomo colto e visionario, Casartelli ha infatti intuito la necessità di modernizzare sia la modalità di registrazione e accesso ai dati sia il servizio informatico dedicato a utenti, operatori e volontari, sia la struttura stessa che conta un complesso di 2 mila metri quadri disposti su tre livelli. Grazie alla contiguità di pensiero con il noto architetto Enrico Cavallini, il lavoro è stato portato a compimento con grande rapidità ed efficienza, senza mai interferire con le attività quotidiane della sede operativa.
Descrive Fulvio Baresi, CEO di Communikare: “Prima abbiamo voipizzato l’azienda e rifatto l’infrastruttura tecnologica interna tagliando costi inutili e offrendo flessibilità e scalabilità del sistema. Abbiamo installato un sistema di wi-fi avanzato per uso interno e per gli ospiti. I dispositivi installati in particolare danno la possibilità di gestire più reti wi-fi (fonia, dati ed immagini) totalmente blindate ai fini della massima sicurezza. E’ importante sottolineare che il sistema nel suo complesso può essere spezzettato e utilizzato da più enti senza costi aggiuntivi, ma sfruttando gli stessi apparati…Ciò che abbiamo creato è una sorta di “albergo diffuso” per rispondere alle molte realtà presenti in sede Avis”.
La fase 2 ha invece focalizzato attenzione sulla gestione degli spazi che sono stati messi in sicurezza con un sistema di videosorveglianza e controllo degli ingressi a distanza. Mediante un controllo gestionale puntuale e interattivo sarà presto possibile controllare l’impianto termoelettrico dell’intera struttura, studio per studio, ambiente per ambiente. Infine, continua Baresi: “Il futuro riguarderà la messa in sicurezza dei dati informatici e il loro utilizzo nel pieno controllo della privacy. Considerando la grande mole di dati sensibili, già prevediamo un sistema di archiviazione in cloud iper protetto che permetterà di ridurre gli spazi fisici dedicati e assicurerà un rilevante risparmio energetico sul lungo periodo”.
I vantaggi sono stati recepiti immediatamente: non solo il nuovo approccio tecnologico ha permesso di ridurre l’impiego di personale volontario in attività monotone e ripetitive e quindi di allocare quelle risorse in impieghi di maggiore rilievo e utilità, non solo ha favorito una gestione logistica di dati e persone più elastica e leggera, ma soprattutto ha prodotto un risparmio sensibile di tempo ed energia per tutti, e dunque, denaro. “Stiamo facendo dieci volte tanto il lavoro che veniva fatto prima con i sistemi tradizionali – indica Casartelli – (…) Non tutti hanno saputo cogliere o reggere il cambiamento. Ma era giunto il tempo per farlo: le risorse che abbiamo a disposizione non potevano più reggere le dimensioni dell’Associazione. (…) In futuro questo tipo di intervento sarà più sistemico, ci saranno sempre meno persone addette al controllo e ci sarò una continuità di gestione h 24, 365 giorni l’anno “.